«A casa loro» e «migranti economici»

Due parole sono risuonate e rimbalzate questi ultimi giorni come schegge impazzite sul web: «Accettiamo solo i rifugiati, non i migranti economici» di Emmanuel Macron e «Aiutiamoli a casa propria» di Matteo Renzi. Due affermazioni che meritano di essere prese sul serio

C’è innanzitutto l’opinione pubblica da nutrire con frasi brevi e incisive, per lisciare il pelo agli elettori e, soprattutto, per evitare che i partiti xenofobi e populisti prendano il largo nell’elettorato (potenziale). Ciò non vuol dire che Macron e Renzi abbiano pronunciato parole in cui non credono solo per fini propagandistici, ma certamente non è sintetizzabile il loro pensare solo in quelle frasi.

E qual è allora il loro pensare politico più completo? Credo che per entrambi i valori europei – cooperazione economica, solidarietà, frontiere comuni, difesa della laicità, tolleranza e anche accoglienza – siano validi. Pur spregiudicati nelle loro strategie politiche, credo che non rinuncerebbero a tali punti fermi. Lo hanno ripetuto più volte. Oso credere che dicano il vero.

Ma credo che il loro pensare abbia un doppio deficit, di conoscenza e di memoria. Sono mai stati nelle periferie delle metropoli africane? Hanno mai studiato attentamente le statistiche demografiche africane? Hanno mai pensato che l’Africa non può più continuare a osservare l’opulenza europea paragonata sui social con la povertà della loro vita?

Memoria: il caro Macron ha mai fatto i conti per capire quanta ricchezza lui e i suoi predecessori hanno sottratto agli africani? La migrazione economica, come lui la chiama, non potrebbe essere un atto di giustizia se non di risarcimento per popolazioni sfruttate fino alla morte per secoli? Con che diritto i francesi pretendono ancor oggi di fare e disfare governi in Africa inviando come e quando gli pare le loro truppe?

E il caro Renzi non ricorda le misere case venete che spinsero tante famiglie a migrare per guadagnarsi da vivere? Non rimemora che anche noi italiani abbiamo occupato le case di tanti africani nemmeno tanto tempo fa? E che dire della nostra vecchia amicizia col Mediterraneo meridionale?

In tutti i modi il fenomeno della migrazione verso l’Europa non si fermerà. Sarebbe meglio guidarlo con lungimiranza. Non con gli slogan.

 

 

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