Azzurri: un 2021 che non dimenticheremo facilmente
Da dove cominciare, per raccontare le fasi salienti di un 2021 che resterà per lo sport italiano un anno forse inarrivabile? Senza ovviamente volere fare torto a nessuno, nel tentativo di riassumere i principali trionfi memorabili, potremmo azzardare una classifica in base agli indici di gradimento o share. In base a questi parametri, come non ricordare la Nazionale di Roberto Mancini vincitrice degli Europei di calcio, la spedizione a Tokyo 2020 (e poi di quella delle Paralimpiadi), ma anche il mondiale nella crono di ciclismo per Ganna, o la doppietta maschile-femminile agli Europei di pallavolo.
“Football is coming… Rome”: l’Italia del calcio sul tetto d’Europa
Tre a zero alla Turchia nella gara d’esordio, tre a zero alla Svizzera nella seconda partita e uno a zero al Galles nel terzo ed ultimo match. A giugno, l’Italia di Roberto Mancini stravinceva il girone A di Euro 2020 accendendo più di una speranza. Quindi accedeva agli ottavi, dove si imponeva su una coriacea Austria ai supplementari, ma soprattutto schiantava il Belgio di Lukaku e De Bruyne ai quarti; dopo una semifinale più che sofferta e vinta solo ai rigori contro i dominatori del possesso palla della Spagna, in finale gli azzurri strozzavano in gola ai padroni di casa inglesi il grido di “Football is coming home”, “il calcio sta tornando a casa”. L’Italia sbanca così a Wembley, aggiudicandosi il suo primo Europeo di calcio con buona pace degli avversari, i quali affermavano alla vigilia che avrebbero fatto dell’Italia un boccone di pasta asciutta, o meglio, un “boccone di mangiaspaghetti”: servirà loro, probabilmente, ancora, qualche piatto, soprattutto in tempo di Brexit. Un successo che ha ricordato ancora a tutti noi come, dove prime donne e tecnica possono mancare, spirito di gruppo, sacrificio e determinazione possono rendere le favole una realtà.
Finalmente Tokyo: una “cascata” di trionfi e record
Lo scorso luglio, in Giappone, venivano inaugurati i Giochi rinviati di un anno a causa della pandemia: Jessica Rossi ed Elia Viviani erano i portabandiera del contingente italiano. Per l’Italia è stata una vera e propria cascata di trionfi: il 24 luglio, all’indomani della cerimonia di apertura, il pugliese Vito Dell’Aquila si aggiudica la prima medaglia d’oro; il 29 luglio, le lombarde Federica Cesarini e Valentina Rodini si impongono al fotofinish nel doppio pesi leggeri del canottaggio: la prima medaglia olimpica di sempre per il canottaggio femminile italiano. L’1 Agosto è una domenica leggendaria per lo sport italiano: ad aprirla è il marchigiano Gianmarco Tamberi, che con la misura di 2,37 metri “divide” l’oro col qatariota Mutaz Essa Barshim; dopo pochi minuti Marcell Jacobs diventa il primo italiano a disputare la finale dei 100 metri di atletica e, a sorpresa, a vincerla in 9”80, siglando anche il nuovo record europeo. Due giorni dopo, Ruggero Tita e Caterina Banti, nella classe Nacra 17 della vela, centrano il primo oro olimpico misto, cioè di un team formato da uomini e donne, vinto dall’Italia alle Olimpiadi. Per Tita è anche il primo oro olimpico vinto da un atleta della provincia di Trento nei Giochi estivi.
Il 4 agosto, Francesco Lamon, Simone Consonni, Jonathan Milan e Filippo Ganna vincono l’oro nel ciclismo su pista, inseguimento a squadre, battendo la Danimarca: è loro il nuovo record del mondo, con 3’42”032. Il giorno dopo, Massimo Stano s’impone nella 20 km di marcia sui giapponesi Koki Ikeda e Toshikazu Yamanishi, staccandoli nell’ultimo chilometro, nella gara disputatasi a Sapporo, in 1’21”05. Il 6 agosto di ori ne arrivano addirittura tre: il primo è di Antonella Palmisano, che replica il successo di Stano e vince la 20 km di marcia, consentendo per la prima volta al nostro Paese di vincere l’oro nella marcia con uomini e donne nella stessa Olimpiade; segue l’oro per il siciliano Luigi Busà nella specialità kumite 75 chili di karate, quindi il terzo di giornata, decimo ed ultimo a Tokyo, dalla clamorosa staffetta 4×100, con il quartetto azzurro composto da Lorenzo Patta, Marcell Jacobs, Eseosa Desalu e Filippo Tortu, che chiude davanti alla Gran Bretagna. I quattro azzurri finiscono in 37”50 (nuovo record italiano).
Anche la spedizione azzurra alle Paralimpiadi è da record, con 69 medaglie in tutto: 14 ori, 29 argenti e 26 bronzi: emblema, per una storia da tramandare nei decenni, Bebe Vio, che vince l’oro nel fioretto individuale. Ma clamorosa anche la “tripletta da sogno” firmata da Monica Graziana, Ambra Sabatini e Martina Caironi.
I signori della pallavolo e il tetto del mondo della prova cronometro
Il 4 settembre l’Italia trionfa anche agli Europei di pallavolo femminile, sfatando il tabù Serbia, sconfitta a Belgrado in finale: dopo anni di sconfitte incassate sotto i colpi di Tijana Boskovic e compagne, la squadra allenata da mister Davide Mazzanti si consacra finalmente come gruppo vincente. Un successo dai volti molteplici e variopinti, oltre l’enorme sorriso ormai celebre della nostra implacabile “cannoniera” Paola Egonu.
Due settimane dopo, il 19 settembre, bis per l’Italia della pallavolo grazie alla squadra maschile: ribattezzata sulle nostre pagine “la terza dose” d’oro dell’Estate azzurra, è la grande vittoria del nuovo ciclo di mister De Giorgi: difficile a credersi alla vigilia, dato nell’ultimo torneo olimpico, allenata da Gianlorenzo Blengini, l’Italia era stata eliminata ai quarti di finale dall’Argentina. Chiude la nostra rassegna dorata 2021 Filippo Ganna, che si conferma campione del mondo di ciclismo nella prova a cronometro: l’azzurro ha bissato il successo dello scorso anno, a Imola, precedendo sul traguardo di Bruges il belga Vout van Aert. Se è stato un sogno, non svegliateci…