Al Signor Presidente della Repubblica
ON. SERGIO MATTARELLA
Como, 7 marzo 2023
Carissimo Presidente
nei giorni 2-5 marzo u.s. con 800 persone in presenza ed altre 500 in collegamento on-line provenienti da tutta Italia ci siamo ritrovati al Centro Mariapoli di Castelgandolfo per il Congresso Annuale dei Volontari di Dio (sezione laica del Movimento dei Focolari).
Il titolo generale del Congresso, «Prendersi Cura dell’Italia», è stato sviluppato in tre sessioni tematiche: Accoglienza e Povertà; Ambiente; Pace e Perdono.
Nella prima sessione (Accoglienza e Povertà) abbiamo raccolto numerose testimonianze di impegno rese da talune nostre organizzazioni che operano in molte parti d’Italia e che si occupano di accoglienza l’Associazione «Arcobaleno» a Milano, l’Associazione «Romamor» a Roma, La Cooperativa sociale «Una città non basta» ai Castelli Romani, La Onlus «FO-CO» a Ragusa e tante altre).
Prezioso è stato l’incrocio di prospettive con Chiara Amirante («Nuovi Orizzonti») e Cesare Zucconi («Comunità di Sant’Egidio») per la creazione di una rete di associazioni e realtà territoriali sempre più solida e capace di interloquire fattivamente con la politica e con le istituzioni ma che soprattutto contribuisca a far crescere in molti Italiani la cultura dell’accoglienza ed a superare atteggiamenti di diffidenza nei confronti di ogni “diversità” e discriminazione di altri popoli, culture, religioni.
Il tema dell’ambiente è stato trattato dai nostri giovani di «Eco-One» con l’aiuto di Lorna Gold e John Mundell (Presidente e Direttore Generale dell’Associazione «Laudato si’») con un’attenzione ai gesti concreti che possono accompagnare e rendere operante la transizione ecologica.
La grande questione della pace, a partire dalla sua realizzazione nella quotidianità ed alla edificazione paziente di una cultura della pace, ci ha portato a guardare ai numerosi conflitti in atto, oltre all’aggressione russa che sconvolge l’Ucraina. Ne abbiamo parlato con Pasquale Ferrara (Ambasciatore e Direttore Generale degli Affari Politici e di Sicurezza alla Farnesina), Fabio Petito (docente all’Università del Sussex in Gran Bretagna), Padre Giovanni Guaita (pope e teologo ortodosso a Mosca), Carlo Cefaloni (Città Nuova Editrice), Michele Zanzucchi (già Direttore della rivista Città Nuova e docente all’Istituto Universitario Sophia di Loppiano) ed un gruppo di amiche collegate dall’Ucraina. Sono state inoltre condivise le esperienze della Rete Disarmo.
La pace affonda le sue radici nel senso dell’umanità e della solidarietà. Difronte all’ultimo, tragico naufragio di migranti sulle coste della Calabria non possiamo non gridare “Basta Morti in Mare!”. Non vorremo che un giorno i nostri figli ci rimproverassero di esserci girati dall’altra parte. In particolare, abbiamo avvertito l’esigenza di rivolgerci a Lei con il messaggio allegato, da parte di tutti partecipanti al Congresso dei Volontari di Dio in Italia.
Vogliamo ribadirLe che siamo con Lei, Signor Presidente, e che La sosteniamo in questi difficili frangenti per questa amata Nazione, assicurandoLe che continueremo ad impegnarci per realizzare l’ideale di un mondo unito, raccogliendo l’esortazione di Chiara Lubich, Fondatrice del Movimento dei Focolari, e del Suo e nostro carissimo amico Igino Giordani.
Come responsabile per l’Italia dei Volontari di Dio, La ringrazio per la Sua attenzione e Le porgo a nome di tutti i partecipanti i più calorosi saluti, con l’auspicio di poterLa incontrare di persona e esprimerLe la più profonda gratitudine per il Suo impegno su temi così fondamentali per il futuro del nostro Paese, dei nostri figli, dell’umanità intera
Doriano Mezzalira
Mai più stragi
I numerosi conflitti in ogni area del pianeta, che causano migliaia di vittime, la distruzione del tessuto sociale e l’identità dei popoli, nonché l’integrità di interi Paesi, ci interpellano: chiedono non solo condivisione, ma capacità di mobilitare ogni sforzo perché si possano porre le basi per realizzare effettive condizioni di pace.
La mobilità umana, determinata da forzosi spostamenti di popolazioni a causa della povertà, del sottosviluppo, ed anche delle precarie condizioni climatiche ed ambientali, esige uno sforzo supplementare per cambiare non solo il nostro stile di vita, ma la nostra stessa capacità di reazione, di accoglienza, di rispetto e soprattutto di condivisione dei problemi, delle ansie e delle difficoltà di ogni nostro prossimo, senza alcuna distinzione.
Animati da questa volontà, ma soprattutto dall’idea che l’amore al fratello non può essere separato dal condividerne la vita e le preoccupazioni, vogliamo contribuire come Volontari di Dio a creare le condizioni perché ogni popolo si senta parte dell’unica famiglia umana, ogni persona si senta amata e rispettata, e concorra ad assumere le decisioni che la riguardano, disponendo dei mezzi per realizzare le proprie aspirazioni.
Riteniamo importante affrontare, opportunamente preparati, le principali sfide che l’attuale momento storico pone dinanzi a ciascuno, motivati dall’ideale dell’unità che domanda di realizzare – e non solo desiderare – la pace, sollevando quanti sono vittime di ingiustizia e di discriminazione sociale.
Vogliamo così concorrere a costruire quel mondo unito in cui le diversità arricchiscono l’unica patria dell’umanità.
Per questi motivi:
Noi tutti presenti in questa assemblea ci impegniamo solennemente a gridare, con la nostra vita, “mai più” stragi di migranti.
La fraternità non ci lascerà mai indifferenti davanti a chi muore sulle nostre frontiere.
Faremo di tutto affinché il nostro Paese sia un arco di pace nel Mediterraneo e possa così concorrere, con tante persone di buona volontà, a far sì che l’Europa non smarrisca la sua originaria e fondante vocazione per la costruzione di un mondo più unito.
Castel Gandolfo, 5 marzo 2023